LE GRANDI BASILICHE DI FIRENZE
Le basiliche di Firenze non sono solo la testimonianza di una grande devozione, ma custodiscono inestimabili capolavori.
Santa Croce. La chiesa fondata dai francescani nel 1294, è un secondo Pantheon. Essa ospita le tombe degli uomini illustri italiani, tra i quali Michelangelo, Galileo, Machiavelli, il cenotafio di Dante Alighieri, la tomba di Vittorio Alfieri. Le cappelle del transetto sono coperte da affreschi del Trecento. Qui tra gli altri, lavorò Giotto che dipinse due cappelle appartenenti a famiglie di ricchi banchieri. Nella sagrestia si trova il Crocifisso ligneo di Cimabue, capolavoro di fine Duecento, che reca su di sé i segni dell’alluvione del 1966. Dal chiostro si accede alla Cappella dei Pazzi, opera del genio del Rinascimento Filippo Brunelleschi e al refettorio con un affresco trecentesco dell’Ultima Cena.
Santa Maria Novella. La chiesa fondata dai domenicani nel 1246 ospita opere di rilievo che danno la possibilità di comprendere le profonde novità introdotte a Firenze nell’arte tra il Trecento ed il Quattrocento. Qui troviamo infatti, opere di Giotto, Masaccio e Brunelleschi. Nel transetto gli affreschi commissionati dai banchieri fiorentini nel Quattrocento consentono di comprendere il clima culturale del Rinascimento ed i rapporti commerciali e di parentela che legavano le famiglie abbienti. Sarà come incontrare questi illustri personaggi in persona, poiché gli artisti li hanno ritratti con precisione. Dalla chiesa si accede al Chiostro Verde con le storie della Genesi dipinte da Paolo Uccello. Dal chiostro si passa nel Cappellone degli Spagnoli, ex sala capitolare. Qui un ciclo di affreschi del Trecento celebra l’Ordine dei Predicatori. L’antica farmacia del convento esiste sempre, anche se non fa più parte del complesso domenicano. Entrando in questo spazio il nostro olfatto sarà inebriato dai profumi e da essenze, prodotte ancora secondo le antiche ricette.
Basilica di San Lorenzo. Si tratta della chiesa di più antica fondazione di Firenze. Il suo rifacimento nel Quattrocento fu finanziato dai Medici che ne affidarono i lavori a Filippo Brunelleschi. La chiesa con la Sagrestia Vecchia rappresenta uno dei capolavori dell’architettura del Rinascimento. Qui sono sepolti alcuni membri del ramo primario dei Medici. Tra i capolavori le tombe del Verrocchio, i “pulpiti” di Donatello, l’Annunciazione di Filippo Lippi, e la cupola affrescata nel Settecento da Vincenzo Meucci.
San Miniato al Monte. Situata su un colle da cui si gode una splendida vista sulla città, la chiesa è un gioiello del romanico fiorentino. La chiesa è ricca di tesori: lo splendido tappeto in pietra, il mosaico absidale, gli affreschi con le storie di San Benedetto e la cappella del Cardinale del Portogallo, vero gioiello del Rinascimento.
DURATA: DA 3 A 6 ORE
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